Il passaggio. La rinascita dell’arte spagnola tra gli anni ’50 e ’60

Articolo e foto di Lorenzo Vitanostra

“La poética entre abstraccion y figuracion” è il nome della mostra inaugurata da Maria Toral, direttrice dell’Istituto culturale Cervantes.

Nella sala mostre dell’Istituto, in Piazza Navona 91, sarà possibile osservare gratuitamente parte delle opere delle due principali correnti artistiche dell’epoca: il gruppo astrattista “El paso” e i realisti madrileni.

I due gruppi condividono delle caratteristiche uniche che hanno permesso loro di differenziarsi dalle altre correnti artistiche dell’epoca: gli anni ’50 sono un quadro più che florido per l’astrattismo mondiale, basti pensare ad artisti del calibro di Pollock e Reinhardt. Tuttavia il gruppo “El paso” è riuscito ad ottenere un successo planetario alla Biennale di Venezia del ’58; gli artisti del realismo quotidiano invece sono stati inizialmente etichettati come troppo accademici, per poi essere rivalutati: grazie alla loro poetica è stato possibile  elevare la “figuracion”, termine con cui in Spagna si indica l’arte realista, al livello del realismo statunitense.

Il manifesto del gruppo “El paso” parla chiaro: “La nostra arte non sarà valida se non contiene un’inquietudine che coincide con i segni dell’epoca, realizzando un’appassionata presa di contatto con le più innovatrici correnti artistiche”.

Al contrario, l’obiettivo del realismo quotidiano è inquadrare la situazione di arretratezza della Spagna franchista senza discostarsi dalla rappresentazione del reale.

Le due correnti muovono dall’oppressione culturale esercitata dal totalitarismo franchista e dalla situazione di degrado ereditata dalla guerra civile conclusasi nel ’39. Da questo punto di partenza comune si separano nella tecnica, mantenendosi però unite negli obiettivi.

“Credo che sia necessario superare la separazione tra astrazione e figurazione ed affrontare la realtà da un angolo diverso”. Parole di Rafael Canogar, esponente di “El paso”.

“La poética entre abstraccion y figuracion”

Piazza Navona, 91. Sala mostre – Istituto Cervantes. Fino al 12 Gennaio, dal mercoledì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00

Per saperne di più sull’arte spagnola negli anni del Dopoguerra: Rai Scuola

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