Emanano fascino e mistero le dodici tele del pittore russo Andrey Remnev, esposte fino al 20 febbraio presso il Centro Russo di Scienza e Cultura in collaborazione con la Dorothy Circus Gallery di Roma. Morbidi profili femminili sono inseriti in un ambiente che sembra sfumare nello spazio interiore. Minuti e accuratissimi dettagli tendono a colorarsi di simbolismo.

Articolo e foto di Danila Gaggiotti

L’arte di Andrey Remnev è espressione di una formazione artistica variegata e originale, che trova nelle tele esposte una sintesi grandiosa. Remnev infatti è profondamente influenzato dall’arte di maestri italiani come Piero della Francesca e Benozzo Gozzoli, e si dimostra profondo conoscitore e interprete del linguaggio simbolico delle Icone Russe e della pittura tradizionale russa. La tecnica pittorica, inconsueta tra le nuove generazioni, è data dalla combinazione di tempera d’uovo e oli che conferisce alla tela preziosità e lucentezza.

Grande attenzione va anche alla sapiente combinazione di colori, come l’oro e il blu, quest’ultimo recuperato nella sua originaria valenza sacrale come in Giotto e Tiziano.

Inoltre l’accostamento del rosso con il celeste e del bianco con l’arancione sembrano costituire reti di corrispondenze tra le figure femminili e lo spazio circostante.

Fili di perle e labbra rosate adornano i corpi femminili che, pur nella loro imponenza, sembrano talvolta sfuggenti e inafferrabili, sottraendosi ad una visione completa. Emergono stagliandosi dallo sfondo eppure ne risultano strettamente partecipi. Fino al punto che la loro stessa esistenza trova conferma o è messa in dubbio proprio dallo stesso spazio, che sia un ambiente fatto di alberi case e colli o che sia la proiezione di uno spazio interiore, invisibile e insondabile, materializzato nelle vaghe e concrete fattezze di un paesaggio.

Sembra che qualche goccia di surrealismo tinga le tele di suggestioni e di immagini sorprendenti e che ogni punto di riferimento si volatilizzi in un’arte che quasi destruttura e ricrea se stessa.

Resta il mistero, il fascino e la seduzione che ci avvolge e ci impiglia, difficile da districare.

Per saperne di più sulla mostra

Andrey Remnev, “The Face of a Natural Force”

Fino al 20 febbraio 2020

Centro Russo di Scienza e Cultura

Roma, Piazza Benedetto Cairoli 6

Dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 20:00

Ingresso libero