Storie e volti di migrazioni. Per il progetto “Occhio invisibile” giornata conclusiva giovedì 3 ottobre

Solo quando la realtà diventa oggetto di studio e riflessione inizia ad esistere veramente.

Attraverso le attività del progetto “Mare Nostrum”, diventato nell’anno scolastico 2018-2019 “Occhio invisibile”, gli studenti e le studentesse del Liceo Classico Pilo Albertelli di Roma si sono avvicinati a un tema drammatico e complesso: le migrazioni nel Mediterraneo.

Articolo e foto di Danila Gaggiotti

Un tema di scottante attualità, più che mai attuale anche grazie a film e reportage, romanzi e articoli di giornale, su cui si studiano documenti e si analizzano statistiche. Nell’ambito del progetto si sono tenuti nell’Aula magna del liceo sei incontri, tra cui quello con il professor Scotognella sulle esplorazioni dell’Africa e quello con la professoressa Raffaelli su “Migrazioni: un viaggio lungo un Mondo”. Grazie a questo approccio per i ragazzi tutto inizia a prendere forma e la realtà diventa molto più nitida. I confini si allargano, lo spessore storico si fa sempre più profondo. Il quadro sembra farsi più complesso, ma a poco a poco diventa più chiaro e comprensibile.

Grazie alla collaborazione della società di produzione Hyria-Lab, la redazione PiùCulture, il CIES-Matemù, la fondazione Palazzo Merulana e il laboratorio teatrale della scuola, curato da Vincenzo Diglio, il progetto “Occhio invisibile” si è arricchito di nuovi stimoli e prospettive, nonché di laboratori che hanno permesso agli studenti di fare esperienze di vario tipo, dalla scrittura al teatro. Riflessione e studio attivano e animano le sensibilità, le impressioni e i sentimenti dei ragazzi e in quei momenti può nascere qualcosa di stupendo, originale e toccante. Non ci sono altre parole per descrivere la graphic novel “Un mare di speranza”, uno dei tanti lavori portati a compimento nel progetto. Ci sono poi cortometraggi, uno spettacolo teatrale, vari scritti e interviste ai migranti. E’ realizzata dagli studenti di una classe IV e sotto la guida della professoressa Michela Nocita, racconta due storie di migranti, Amal e Damis, intrecciate tra loro, ambientate l’una nell’antichità, espressa con il fumetto e l’altra in tempi moderni scritta per esteso. Sono state costruite partendo dallo studio e dalla consultazione di fonti moderne e fonti antiche. Tutte le azioni e i nomi dei personaggi, i luoghi e i percorsi migratori sono ricavati da fonti storiche e letterarie. Perfino le preghiere recitate da Damis sono invocazioni a Zeus Dolicheno, ricavate da papiri e iscrizioni. Un lavoro faticoso e accurato, che ha lasciato però tanto spazio alla creatività: i disegni dei volti dei protagonisti, le ambientazioni, le cartine geografiche e l’inchiostrazione sono stati realizzati dagli studenti con una sapiente suddivisione dei lavori. Migranti di tempi antichi e moderni acquistano così parole, volti e colori. Seguiamo i loro viaggi sulle cartine. Vediamo nel fumetto le loro espressioni del viso. Sentiamo le loro emozioni: timore, speranza, paura, gioia… Il dramma umano dentro i barconi si accende nelle menti. E inizia a esistere veramente.

La giornata conclusiva sarà il 3 ottobre. La mattina alle 10 si terrà presso il liceo, al primo piano, la presentazione del progetto e la visione dei cortometraggi del laboratorio teatrale. Verrà inoltre inaugurata l’aula della Biblioteca che verrà dedicata ai “Caduti del Mediterraneo”.

Il pomeriggio si svolgerà presso Palazzo Merulana alle 15 la tavola rotonda sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza, con la partecipazione degli enti collaboratori al progetto.

3 ottobre 2019, Giornata conclusiva del progetto “Occhio invisibile”

Liceo Classico Pilo Albertelli, Via dell’Esquilino 31

Palazzo Merulana, Via Merulana 121

Ingresso libero

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* Questa casella GDPR è richiesta

*

Accetto

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.