Tutte le iniziative, tra fine 2020 e inizio 2021

Instituto Cervantes, Forum austriaco di Cultura, Institut français Italia, Centro Ceco Roma

Redazione

Proseguono i corti proposti dall’Instituto Cervantes Roma sul suo canale Vimeo. Dalle 20 del 21 dicembre sarà disponibile per 48 ore “No me despertéis” di Sara Fantova

<< Bilbao, 2009. Jone è un’adolescente che studia al 4º anno delle superiori in un istituto in cui si respira un ambiente rivendicativo e independentista basco. Un giorno, il padre assume un incarico politico al Governo basco, e per questo dovrà avere la scorta e rinunciare alla vita che aveva condotto fino ad allora. Il successo nazionale e internazionale di Patria sta permettendo di recuperare un gran numero di racconti che aiutano a contestualizzare e a far luce sulla realtà sociale della divisione politica del Paese Basco. Nella storia, a tratti autobiografica della regista Sara Fantova, ci avviciniamo alla visione dei più giovani, un punto di vista meno trattato rispetto ad altri.>> (dal sito dell’Istituto Cervantes).

https://cultura.cervantes.es/…/No-me-despert%C3…/139236

Mentre dalle 20 del 28 dicembre, sempre per 48 ore sarà la volta di “Quand j’étais petit” di Elena Molina

<< La famiglia di N’Sele Malone era solita riunirsi per vedere spettacoli improvvisati di marionette quando lo zio tornava in estate in Burundi. Malone aveva dodici anni e non gli prestava molta attenzione, interessato solo al calcio. Un giorno, mentre giocava per strada, accadde qualcosa che avrebbe cambiato completamente il corso della sua vita. Oggi, vent’anni dopo, è uno dei burattinai più rinomati dell’Africa dell’est e solo attraverso le marionette, che costruisce nel suo laboratorio di Burkina Faso, è capace di liberare e trasformare i ricordi. L’infanzia in molti paesi africani è molto lontata dalla realtà che vivono molti altri bambini del pianeta. La violenza e l’abbandono, molte volte inevitabile a prescindere dalle famiglie, può sfociare in realtà terribili. La storia di Malone, protagonista del racconto, è una favola che illumina il futuro, e lo fa attraverso la magia della narrazione, dell’antica capacità delle storie per insegnarci a vivere e crescere.>> (dal sito dell’Istituto Cervantes).

https://cultura.cervantes.es/…/Quand-j’%C3…/139237

Due proposte anche dal Forum Austriaco di Cultura Roma, entrambe disponibili sul sito fino al 10 gennaio.

<<Bettina Rossbacher, ideatrice di reading letterari (già collaboratrice dell’UNESCO), presenta il ritratto letterario di Lina Loos nel 70° anniversario della sua morte. Prima moglie di Adolf Loos, confidente di Egon Friedell, amica intima di Franz Theodor Csokor, adorata da Peter Altenberg, musa, donna più bella di Vienna … Dietro queste parole si cela Lina Loos, una donna non convenzionale che ha ribadito la sua autonomia e la percezione di sé come individuo a modo suo – con arguzia, uno stile di scrittura incisivo, un acuto potere di osservazione e una propria opinione. Ha calcato i palcoscenici di rinomati teatri (Vienna, Berlino, New York …) e scritto rubriche su giornali e riviste a partire dal 1904 (una prima raccolta viene pubblicata nel 1947 in „Das Buch ohne Titel“/“Il libro senza titolo”). Attraverso abbozzi del suo ambiente, aneddoti, intuizioni e ricordi, Lina Loos dà un’idea della sua vita e della Vienna del suo tempo.>> Con sottotitoli in italiano.

https://www.austriacult.roma.it/evento/lina-loos-1882-1950/

Presentazione libro (in tedesco) Sie Packen Aus di Mathilde Schwabeneder

<<Per molti decenni la lotta alla criminalità organizzata in Italia è stata dominata dagli uomini. Ma dagli anni Settanta una nuova generazione di donne ha iniziato a resistere alla mafia. Il nuovo di libro Mathilde Schwabeneder ritrae dieci di queste donne e mostra la loro lotta contro un potere in cui la vittoria sembra senza speranza, ma contro cui esse continuano a lottare. Presenta l’autrice, Mathilde Schwabeneder in dialogo con la Senatrice Laura Garavini. Modera Jan Kickert, Ambasciatore d’Austria a Roma.

https://www.austriacult.roma.it/…/sie-packen-aus…/

Il 14 gennaio per l’Institut français Italia presentazione su Zoom, dalle 18, del libro “Donne d’Algeri nei loro appartamenti” di Assia Djebar (tradotto in italiano Giunti Editore, 2015)

<<Un invito alla lettura: scoprire un autore francofono, viaggiare nella letteratura, condividere emozioni, sviluppare il pensiero critico, arricchire le sue conoscenze sono tutti buoni motivi per incontrarsi e parlare francese! Per iniziare questo nuovo anno, focus sul libro Femmes d’Alger dans leur appartement di Assia Djebar (Albin Michel, 1980; 2002). Perché questo libro? Questo libro è un suggerimento per tratrare della questione delle donne in letteratura: donne scrittrici ma anche protagonisti. Assia Djebar (1936-2015) è stata la prima autrice del Maghreb ad essere ammessa all’Académie française (nel 2005). Inoltre, era famosa per il suo impegno per i diritti delle donne.>> (dal sito dell’Institut Français – Centre Saint-Louis)

https://www.ifcsl.com/centre-saint…/zoom-sur-un-livre-0…

Fino al 28 febbraio segnaliamo infine una proposta del Centro Ceco Roma “Tracce ceche a Roma”.

<<Tutte le vie portano a Roma! … l’antico proverbio vale anche per i numerosi artisti, santi, monarchi o altre persone importanti di origine ceca che hanno lasciato le loro tracce a Roma. Il progetto “Tracce ceche a Roma” vi invita alle visite guidate con PhDr. Johanna Bronkova, la storica dell’arte e redattrice della radio Vaticana, nei luoghi dove la storia delle terre ceche, dal Medioevo ai giorni nostri, ha lasciato le sue tracce. Il tour prevede ingressi esclusivi nei luoghi normalmente non accessibili al pubblico. Una parte importante del progetto sono i post regolarmente pubblicati con le Tracce ceche a Roma sui social del CC Roma.>> (dal sito del Centro Ceco Roma.

https://rome.czechcentres.cz/it/programma/ceske-stopy-v-rime

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