Performing architecture

Le manifestazioni del Goethe-Institut in occasione della diciassettesima Biennale di Architettura di Venezia. Fino al 21 novembre 2021. Magazzini del sale, Dorsoduro 265.

Dal sito del Goethe-Institut

<< Manifestazioni del Goethe-Institut in occasione della 17. Biennale Architettura a Venezia, 22/05-21/11/2021

<<Performing Architecture 2021: assenza, comunità e futuro, i temi centrali

<<Anche per questa edizione il Goethe-Institut collabora con il Padiglione tedesco durante tutta la 17. Mostra internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Non solo renderà accessibili i contenuti digitali del Padiglione attraverso la propria rete internazionale, ma porterà a Venezia tre coproduzioni. A giugno si inizia con il progetto internazionale Training for the Future, nato dalla collaborazione tra l’artista Jonas Staal e il drammaturgo Florian Malzacher, con una versione esclusiva per Performing Architecture 100 ways to say we. Insieme ai Münchner Kammerspiele sarà presentata la performance Habibi Kiosk. Chiude il programma a novembre la performance Conferenza degli assenti, coprodotta con il collettivo artistico Rimini Protokoll.

<<Con Performing Architecture il Goethe-Institut esplora la dimensione performativa dell’architettura, le sue intersezioni e i suoi punti di contatto con la coreografia e le arti performative. Nell’interazione con altre arti, l’architettura acquista una nuova dimensione sensoriale e sottolinea la propria attualità sociale e politica. Il Goethe-Institut usa lo straordinario spazio urbano di Venezia come scenario per confronti artistici e discorsivi, visioni e domande collegati al tema del Padiglione tedesco, che quest’anno ha spostato i propri contenuti dallo spazio del padiglione fisico a quello di un padiglione virtuale.

<<Performing Architecture 2021 si apre nel segno della pandemia, delle restrizioni e delle nuove realtà locali e globali, nello spazio fisico – negli spazi vuoti e vacanti, occupati e pubblici – così come nello spazio virtuale. Per fare questo il Goethe-Institut collabora con il Padiglione tedesco, con Jonas Staal e Florian Malzacher, con Rimini Protokoll e con Habibi Kiosk. La ricerca artistica si concentra su forme sperimentali di rappresentazione – quali la presenza fisica dell’assente – così come sulla funzione produttiva di un futuro immaginato, con una conseguente visione modificata dell’ecologia e della società civile, della coesione e della collettività.

<<Jonas Staal e Florian Malzacher, in collaborazione con Marco Baravalle/ S.a.L.E. Docks e Hayat ErdoganNicolai Prawdzic/ Theater Neumarkt hanno rielaborato il loro progetto Training for the Future appositamente per la Biennale di Venezia. Il 6 e 7 marzo 2021 hanno già avuto luogo undici Trainings in tutto il mondo: in Argentina, Italia, Colombia, Filippine, Rojava, Svizzera, Sudafrica e Stati Uniti. Durante la Biennale li troviamo nel Padiglione tedesco con l’adattamento 100 Ways to Say We, una prosecuzione fisica di Training for the Future che li proietta direttamente nell’anno 2038. Questa maratona utopica in un’era di presenza distopica riunisce 100 formulazioni di un “noi” futuro come un archivio del futuro che, nello spirito di Hashim Sarkis, “evidenzia l’architettura come forma ed espressione collettiva”.
Performance inaugurale giugno 2021; Programma dal 16 ottobre al 9 novembre (tbc) Venezia

<<La Conferenza degli assenti è una pièce teatrale nella quale nessuno viaggia. Una rappresentazione in cui i protagonisti non appaiono fisicamente, ma sono di volta in volta rappresentati da persone del pubblico presente in sala. Una performance sulla cooperazione globale nel mezzo di una crisi globale, che però si svolge localmente – in nome di un mondo senza viaggi che producono CO2, senza schermi piatti, come telepresenza performativa. L’esibizione è offline, con l’aiuto del teatro i contributi e le tesi contraddittorie sulle conseguenze della globalizzazione vengono discussi nello spazio teatrale, e lì risolti. Una riunione locale sulla crisi sotto forma di spettacolo teatrale che si svolge sempre in modo unico e irripetibile. Oltre alle rappresentazioni teatrali, il Goethe-Institut organizza con Rimini Protokoll una serie di workshop, durante i quali la tecnica della telepresenza performativa sviluppata per questa pièce viene trasmessa ad altri attori del teatro e della società civile.

<<Giugno/luglio 2021 Staatsschauspiel di Dresda, Mousonturm di Francoforte / novembre 2021 Padiglione Tedesco alla Biennale di Venezia / fino alla primavera del 2022 lo spettacolo sarà presentato a Bruxelles, Lisbona, Lussemburgo, Madrid, Parigi e Roma.

<<Insieme al Münchner Kammerspiele e al Goethe-Institut, l’Habibi Kiosk esplora il funzionamento di una comunità basata sulla partecipazione attiva nonostante tutte le distanze e le differenze. “Habibi” in arabo significa “tesoro”. Qui le persone sorridono con gli occhi. Questo punto di incontro mira a riunire casualmente i diversi filoni narrativi della città per creare nuove conoscenze e progettare il futuro insieme ai partner. Uno spazio da cui partono diverse prospettive. Uno spazio dove è ammessa la cultura dell’errore. Solo il confronto permette di affrontare gli obiettivi comuni. Ma ai tempi del Covid tutto si può fare solo in forma digitale, e allora l’Habibi Kiosk usa lo strumento della community radio per prepararsi a diventare, un giorno, un luogo in cui poterci incontrare.
17-24 ottobre Venezia/Monaco

<<Performing Architecture è un progetto del Goethe-Institut per la 17. Edizione della Biennale di Venezia, in collaborazione con il Padiglione tedesco. Partner: S.a.L.E. Docks, Künstlerhaus Mousonturm, Stadt München. Coordinamento del progetto: Susanne Traub e Joachim Bernauer www.goethe.de/performingarchitecture

<<Training for the Future 2021 è un progetto di Jonas Staal, curato e progettato insieme a Florian Malzacher, coprodotto dal Goethe-Institut / Performing Architecture e da Theater Neumarkt di Zurigo. www.trainingforthefuture.org

<<Conferenza degli assenti è una produzione della compagnia teatrale Rimini Protokoll, coprodotto dallo Staatsschauspiel di Dresda, dal Ruhrfestspiele di Recklinghausen, HAU Hebbel am Ufer (Berlino) e dal Goethe-Institut. Il progetto è stato finanziato dalla Bundeszentrale für politische Bildung. www.rimini-protokoll.de/website/de/project/konferenz-der-abwesenden.

<<Habibi Kiosk è una Community Radio, ma anche uno spazio espositivo e scenico in collaborazione con i Münchener Kammerspiele e il Goethe-Institut. Tra i vari artisti che ne danno voce troviamo Sulafa Hiljazi, Wangari Grace& Sven Kacirek, Rania Mleihi, Sebastian Reier e altri. www.muenchner-kammerspiele.de/habibi.

<<Contatti stampa:
Elisa Costa, Goethe-Institut Italia, elisa.costa@goethe.de
BUREAU N, Caroline Wolf & Katharina Neumann, 2038@bureau-n.de

 

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