Tutti i colori dell’incanto. Rocce e onde all’isola di Dokdo.

Un profilo roccioso e frastagliato, una grande distesa blu e sprazzi di colori sgargianti. Sembra semplice apprezzare la bellezza dell’Isola di Dokdo osservando i dipinti degli artisti coreani esposti alla mostra “L’Isola e il Mare della Corea” all’Istituto Coreano. Eppure non lo è.

Articolo e foto di Danila Gaggiotti

Suh Yong-sun, “Dokdo 2”

Camminando per le sale della mostra esploriamo l’isola in tutte le sue sfaccettature. È sorprendente scoprire quanti volti possa avere l’Isola di Dokdo: la più piccola delle 3348 isole coreane, a 200 chilometri dalla costa, composta da due spuntoni rocciosi che emergono dal mare e quasi disabitata. La vediamo in lontananza, al tramonto, immersa nel mare blu verdastro al tramonto, sovrastata da nuvole rosa in “Dokdo 2” dell’artista Suh Yong-sun.

 

Jeung Il-young

La vediamo prendere forma da tantissime pennellate colorate, in un mare chiaro e brillante nelle tele di Jeong Il-young. La vediamo forse in tempesta, in uno scenario in cui le onde del mare e i profili rocciosi sembrano confondersi, nelle oscure tonalità della tavolozza di Lee Chong-song. Per poi scomparire improvvisamente nelle opere di Oh Byung-wook, dove cielo e mare sembrano sfumare dolcemente in un leggero giallino opaco all’orizzonte. È così che appare l’isola di Dokdo vista dall’isola di Ulleungdo, a 87 chilometri di distanza. Il fascino di Dokdo è anche questo: una presenza silenziosa, che a volte si fa appena percettibile ma è sempre rasserenante. E non importa se nell’acrilico su tela di Ha Tae-im intitolato “Un passaggio No. 191005” non vediamo né mare né roccia ma solo strisce colorate in un fondo blu. Dokdo esiste nella fantasia e nei sentimenti di chi riesce a guardarla provando ogni volta un’emozione diversa. Dokdo esiste nelle pennellate di chi, con creatività e amorevolezza, rappresenta con diverse tecniche il suo modo personale di vederla.

 

Kim-Sun doo

La mente si rilassa. Lo sguardo sembra capace di abbracciare vasti paesaggi come di afferrare singoli dettagli, come il fiore della tela di Kim-Sun doo. La bellezza naturale di Dokdo svelata e ammirata, ci avvolge in un alone di pace, quasi un incanto.

La mostra è promossa in collaborazione con la Corporazione “La Mer et L’Ile” (il mare e l’isola), fondazione no profit, che conta oltre cento artisti coreani, con lo scopo di diffondere la conoscenza del Mare dell’Est e dell’Isola di Dokdo attraverso la musica classica, le arti, la letteratura.

 

 

 

“Il Mare e l’Isola della Corea”

Roma, Istituto Culturale Coreano, Via Nomentana 12

Primo piano, Sala Esposizioni

Fino al 31 dicembre 2019, dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle 10 alle 18

Ingresso gratuito

 

Commento (1)

  • Antonio| dicembre 11, 2019

    Non poteva esserci miglior presentazione per un evento cosi particolare Brava la giornalista curatrice della mostra

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